Risponderò volentieri alle numerose mail che mi sono pervenute in questo periodo e che indicano la particolare attenzione rivolta al nostro giornale. Ovviamente gli argomenti proposti sono davvero tanti, ma oggi farò riferimento alle numerose domande di chiarimenti sull’attività fisica e di come essa sia alla base del giovamento per l’organismo e quindi produttrice di salute, in ogni fascia di età. Va detto in premessa che ogni fascia di età si giova di attività fisica e che solo quella che prevede agonismo o che va sopra le righe deve essere sottoposta ad attenti esami di valutazione, mentre la normale attività motoria può essere effettuata da chiunque e comunque… Immaginate che persino i cardiopatici, gli ictati, gli ischemici possono e devono effettuare attività motoria, anche se rapportata all’età ed al tipo di patologia.
Ma perché l’attività fisica fa bene? Innanzitutto perché ci consente un dispendio calorico. Come accennavo nel numero precedente del giornale, essa ci permette di prevenire il sovrappeso e l’obesità che un’alimentazione sempre meno mediterranea sta progressivamente inducendo nella nostra popolazione, a cominciare dalle fasce di età più giovani.
Decine e decine di Kcal vengono bruciate al fuoco della produzione di energia e vengono quindi evitate al tessuto adiposo di deposito (leggi pancia, fianchi, vita, glutei, etc. etc. ) dando quindi anche un senso di soddisfazione rispetto al proprio aspetto fisico.
Non meno importante è la prevenzione e la cura delle malattie dismetaboliche. Ipertesi, obesi, ipercolesterolemici, diabetici, si giovano dell’attività fisica per ridurre i valori di pressione arteriosa, tassi di glicemia, colesterolo, trigliceridi.
Il sudare permette l’espulsione dal nostro organismo di tossine e favorisce il ricambio idro-elettrolitico di acqua e sali minerali, importantissimi nel determinare le diverse funzioni del nostro organismo.
L’attività fisica migliora la circolazione attraverso la vasodilatazione e quindi l’aumento della quantità di sangue ossigenato circolante. Ciò produce anche un aumento della potenzialità del nostro corpo e quindi anche della capacità di concentrazione e di attenzione intellettiva…
Mens sana in corpore sano…dicevano i nostri padri latini e non sbagliavano! Allora muoversi fa bene, ma tutto deve essere attagliato a ciascuno di noi. Ciascuno di noi deve effettuare attività fisica in relazione al proprio fisico, alla propria età ed alle proprie possibilità.
Se siete sedentari da molto tempo non pretendete di iniziare a muovervi con attività fisiche ad alto impatto come la corsa, che possono sollecitare eccessivamente le articolazioni, preferendo invece sport come il nuoto, il ciclismo e la marcia. Evitate di allenarvi durante le ore più calde della giornata e gli ambienti troppo umidi o troppo freddi. Utilizzate calzature adeguate e comode. Interrompete immediatamente l’esercizio e consultate il medico in caso d’irregolarità cardiache, affanno, senso di oppressione e capogiri.
Scegliete sempre sport aerobici a basso impatto, come ciclismo, nuoto o passeggiate abbinati a stretching.
ed esercizi di tonificazione. L’intensità dell’esercizio deve essere da bassa a moderata, evitando quindi attività troppo intense. La frequenza deve essere effettuata in misura da 3 a 5 volte la settimana. La durata dell’esercizio fisico deve prevedere 10 minuti di riscaldamento, dieci di bonificazione e 40-50 minuti di esercizio, seguiti da 5 minuti di stretching per l’allungamento muscolare… “Mens sana…in corpore sano”. Alla prossima.