Oggi l’affettività o, per allargare ancor più il cerchio, la sessualità, è uno dei temi più discussi nei miei incontri, sia con i genitori che con gli adolescenti.
Dietro queste due parole si nascondono tante emozioni, paure, ansie, curiosità, dubbi, incertezze, desideri, sia di adulti che di giovani; sono tante le domande dei ragazzi, gli interrogativi, le paure a cui faticano a trovare una risposta o uno sfogo.
Oggi sono tanti, troppi, gli stimoli che arrivano, già in età infantile e ancor più adolescenziale, sul corpo, sulla sessualità, sull’eros, sui rapporti uomo-donna o sui rapporti omosessuali, basti pensare alle pubblicità televisive, in cui è tutto, o quasi, erotizzato e allusivo al sesso, per non parlare delle trasmissioni televisive in cui il corpo, messo in mostra e denudato del suo valore e pudore, diventa merce di scambio, oggetto di solo piacere e, troppo spesso, unico strumento per attirare l’attenzione su di sé.
Il corpo come una scatola vuota, appunto, come se dentro non ci fosse un cervello pensante o un cuore che batte e prova emozioni…In tutto questo chi ne fa le spese e ne paga le conseguenze sono i nostri ragazzi, la cui personalità è ancora in formazione, a cui arrivano messaggi deviati e i cui valori sono ancora troppo flebili e fragili per sopportare un peso così grande.
In questo contesto, è evidente che i genitori e gli educatori, per il solo bene dei ragazzi, abbiano una mission e un ruolo fondamentale poiché sono gli unici che, superando i loro tabù e dialogando con figli e allievi, possono aiutarli a vedere un’altra faccia della stessa medaglia, a ritrovare il senso di certe cose, ridare una profonda importanza al corpo, rivestirlo di rispetto, pudore, valore; a ritrovare nella sessualità sentimenti importanti come Amore, Tenerezza, Rispetto, Reciprocità, Gioia e tanto altro…
Alla prossima!
Cristina Bubici