RAPPRESENTANTI DELLO SPORT E DELLA GIUSTIZIA SI CONFRONTANOSan Leonardo Murialdo, aprendo gli oratori, affermava “che essi avrebbero salvato tanti poveri giovani dal vizio e dalla perdizione, e ciò avrebbe arrecato vantaggi all’ordine sociale”. E ancora “Aprire un oratorio è chiudere dieci prigioni”.
Oggi i nostri giuseppini continuano l’opera del fondatore della Congregazione e si preoccupano dei ragazzi in difficoltà, in particolare di quelli che vivono ai margini della società, per raggiungere gli stessi obiettivi del Murialdo. Ma nei nostri campi di calcio, negli spazi aperti per il gioco libero, nelle nostre associazioni, non sempre è facile educare al rispetto dell’altro, al rispetto delle regole. I sacerdoti, e i laici che affiancano i giuseppini nel loro “difficile” ma “piacevole” compito di far “imparare, giocare, pregare”, ce la mettono tutta!
Ecco, quindi, nel 75° dell’Opera, il perché dell’incontro-dibattito, voluto dall’A.C. e dalla Juventus San Michele, dal titolo: “Lo sport giovanile strumento di legalità”, tenutosi il 5 Novembre nel teatro dell’Opera, che ha visto come relatori il Dott. Mario Bovio, giudice e già dirigente della sezione penale del Tribunale di Lucera, ma anche uomo di sport, tiratore a livello agonistico di pistola standard, e il Dott. Giuseppe Macchiarola, Presidente del CONI. A moderare: Lello Sisbarra e Annamaria Brescia, organizzatori e rappresentanti rispettivamente della ASD Juventus San Michele e dell’A.C.
Dopo i saluti di Don Gino Savino, Direttore dell’Opera, è intervenuto il Dott. M. Bovio, che con lo sguardo proiettato verso la platea e la serietà che gli è congeniale, ha fatto un excursus sulla evoluzione della disciplina del diritto e sulle meccaniche di comprensione del diritto giuridico fino ai giorni nostri.
Il giudice ha ricordato che le regole e la legge sono uno strumento per permettere un confronto tra pari, impedendo che prevalga la regola del più forte. Il relatore ha anche utilizzato l’espressione di Sant’Agostino “Senza il diritto la società è una banda di briganti” e ha fatto esempi pratici per rendere più semplice il suo intervento.
Il Presidente del CONI, il Dott. Macchiarola, nella sua relazione ha centrato l’attenzione sull’utilità delle attività agonistiche, contrapposte a pratiche non competitive come il fitness, nell’ottica dell’educazione al rispetto delle regole fin dalla tenera età.
Lorenzo Taggio, giudice sportivo della delegazione provinciale di Foggia, avvocato, nel suo intervento dalla platea, ha ricordato ai presenti, e particolarmente ai giovani calciatori della Juventus S. Michele, che il lavoro del giudice di gara non è limitato alla partita ma è preceduto da studio e allenamento, e anche per questo merita rispetto e collaborazione.
Come ospiti sono intervenuti l’Assessore Morlino e l’Ispettore di Polizia D’Amore.
Il tutto si è concluso con la consegna delle targhe ricordo ai relatori da parte del Direttore dell’Opera.
Annamaria Brescia