Nell’articolo precedente abbiamo presentato l’organizzazione generale della pastorale della congregazione per affrontare le nuove sfide. I quattro coordinamenti (Pastorale Giuseppina, Organizzazione e Innovazione, Economia e Identità) saranno il motore propulsore delle iniziative della congregazione: essi a sua volta potranno organizzarsi in commissioni. Il coordinamento della Pastorale Giuseppina si è suddiviso in 7 commissioni e sono: scuola, accoglienza, formazione professionale (ENGM), parrocchie e oratori-patronati del sud e del nord. Nella commissione oratori e patronati del sud il responsabile è p. Giuseppe Minici. Gli obiettivi che il coordinamento si è dato sono i seguenti: identità, formazione, progetto pastorale delle’Opere, accompagnamento e sostegno, percorsi per giovani lavoratori e immigrati. Il lavoro che ci aspetta non è poco ma tutti siamo chiamati a contribuire a vari livelli e con le proprie disponibilità e chissà che qualcosa di inaspettato possa realizzarsi
Categoria: Murialdo
Ecco la nuova “Macchina pastorale del Muraldo”….
Finite le grandi assemblee della congregazione dei giuseppini (vedi Capitolo) è stata presentata la nuova organizzazione pastorale che cercherà di rispondere alle nuove sfide che il nostro tempo ci impone. Una idea è stata condivisa da tutti, riuscire a raccontare all’uomo di oggi il carisma del Murialdo e affascinarli in questa avventura. Allora si è pensato di costituire 4 coordinamenti presieduti da consiglieri provinciali. Il primo sulla Pastorale Giuseppina coordinato da p. Busin, a cui fanno riferimento 7 commissioni. Il secondo Organizzazione e Innovazione con a capo p. Lucente. Il terzo coordinamento si occuperà di Economia presieduta da p. Brignoli. E infine l’ultimo diretto da p. Magni che cercherà di pensare all‘Identità di questa esperienza. Tutti i coordinamenti dovranno agire per le proprie competenze e possibilmente dialogare tra di loro. Gli obbiettivi comuni individuati sono: attenzione ai giovani poveri, alla formazione -anche condivisa-, alle vocazioni e all’internazionalità. E infine l’apertura ai laici (anche nei momenti decisionali) e l’economia intesa come possibile alternativa all’economia di mercato e del profitto ad ogni costo. Questi 4 coordinamenti dovranno lavorare per commissioni e verificare il tutto fra tre anni. Non ci rimane che augurare a tutti buon lavoro. A proposito vogliamo fare gli auguri al nostro p. Giuseppe per la direzione della commissione Oratorio e Patronato del sud….. Ma delle commissioni vi parlerò la prossima volta
Incontro di preghiera e di riflessione per la famiglia Murialdo

E’ tempo di programmazione
La programmazione di una comunità parrocchiale è un momento molto importante, soprattutto per una parrocchia come la nostra. Sono tanti i gruppi che ne fanno parte e ognuno a suo modo rimane una presenza unica e significativa. Tanti sono i temi che quest’anno siamo chiamati a vivere dalla ricorrenza del Concilio al tema della fede. E’ stata inviata la Bozza del libretto dell’Opera di quest’anno. All’interno sono già riportate le parti comuni, ovviamente sono ancora una proposta. Tutti i responsabili dei gruppi sono invitatati a segnalare eventuali desiderata con E-mail mirate. Ogni associazione inoltre deve riempire il suo spazio riportando questi dati: composizione del gruppo (numero soci, referenti con indirizzi e n° telefonici,) programma di massima (giorno di riunioni, orari, attività…programmi) In modo particolare ogni gruppo è chiamato a programmare e a descrivere cosa intende fare nell’Anno della Fede che come chiesa universale siamo chiamati a vivere. Tutti siete pregati di fare arrivare il materiale entro il 14 ottobre
Sabato 8 promessa di Giuseppe Meluso

A Roma per la professione di Giuseppe Meluso
P. Lorenzo Sibona nuovo superiore provinciale
Dopo il Capitolo Generale che si è svolto a Buenos Aires nello scorso mese di giugno, il nuovo Consiglio Generale ha nominato i superiori provinciali della maggior parte delle province della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo.
PROVINCIA ITALIANA della Santa famiglia di Nazaret:
– p. LORENZO SIBONA superiore
– p. DANILO MAGNI vicario
– p. FERRUCCIO BRIGNOLI economo
– p. MAURO BUSIN consigliere
– p. ANTONIO LUCENTE consigliere
Accompagnamoli con la preghiera….
IL PASTORE VISITA IL SUO GREGGE
Carissimi parrocchiani, il nostro amato Arcivescovo visiterà la comunità di S. Michele A. da domenica 15 a sabato 21 Aprile 2012. Come sapete “la visita pastorale è una delle forme collaudate dall’esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene contatti personali con il clero e gli altri membri del popolo di Dio. E’ occasione per ravvivare le energie degli operai evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli. E’ anche occasione per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad una più intensa azione apostolica”. La visita consente inoltre, di valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica. E’ un modo per presentare al nostro pastore le gioie e le sofferenze, i rallentamenti e gli entusiasmi, le povertà e le ricchezze, i difetti e i pregi della nostra comunità cristiana. Ma è anche occasione per ricevere dal pastore una parola di incoraggiamento, richiamo, di rilancio per il lavoro che quotidianamente svolgiamo nella comunità.
E’ una grazia specialissima che la nostra comunità parrocchiale riceve nella fede, per essere sposa sempre più bella agli occhi di Dio.
La comunità è lieta di accogliere il Vescovo nella gioia e come fratelli dell’unico Padre, per confermarci nella fede e allo stesso tempo per metterci all’ascolto della parola di verità.
Il Parroco don Silvano
“E’ lei che mi porta”
È una bella giornata, finalmente il sole, la primavera comincia a farsi sentire. Esco dall’ufficio con una scusa. Davanti alla chiesa trovo un papà con in braccio la sua bambina di 14 mesi. Mi fermo, la bambina mi sorride, sembra mi riconosca. La saluto con affetto e nel modo un po’ sciocco, ma bello, con cui ci rivolgiamo ai piccoli. Poi mi rivolgo al padre congratulandomi per la scelta di portare la piccola a prendere un po’ di sole. Mi risponde: “siamo andati a dare un bacetto a Gesù”; la piccola con la manina indica la porta della chiesa. Resto coinvolto, dico con trasporto a padre e figlia “bravi”, il papà mi risponde “è lei che mi porta”
Continuo per la mia strada, ma quel “è lei che mi porta” mi rigira nella testa.
In questo periodo faccio fatica ad essere un portatore di speranza. Mi sento schiacciato dalle tante notizie negative che mi piovono addosso e poi ho la sensazione che tutto quello che si fa per i giovani e i ragazzi serve a poco, o comunque non è sufficiente, che ci vorrebbe… ma… e allora mi chiedo che senso ha, a che serve… comunque il futuro mi appare nero e faccio fatica ad annunciare Cristo che è sorgente di vita, di speranza. Spesso nelle veglie notturne cerco una risposta…
Questa mattina dalla bocca di un papà con in braccio la sua bambina ho avuto una risposta da Dio: “è lei che mi porta”… si sono i ragazzi che mi fanno andare avanti, “mi portano” , la speranza viene da loro, il non arrendermi, il darmi da fare, il trovare entusiasmo e passione di vita è solo una conseguenza del fatto che loro ci sono. Sono vivi e mi indicano la strada.
Grazie piccola per la tua manina rivolta verso la porta della chiesa.
Buona Pasqua
p. Gino
Isola felice o aiuola di un bel giardino?
Fa piacere incontrare persone che ritornando a Foggia per le vacanze natalizie vengono a San Michele e che ricordano con simpatia la loro storia, gli amici, gli educatori, i sacerdoti dei loro anni giovanili. Fa anche piacere mostrare loro l’Opera nel suo splendore fatto di strutture adeguate ai tempi (quasi tutte) ma fatto soprattutto di tanti gruppi, ragazzi, giovani, adulti che la abitano. Immancabilmente il discorso dall’Opera si sposta sulla città, “così degradata, sporca, vandalizzata… “ e tanti discorsi finiscono con “voi qui a San Michele siete un’isola felice”. La cosa non suscita in me nessun senso di gioia e di orgoglio. E’ vero siamo una bella realtà ma siamo una bella realtà di Foggia. Non ci sentiamo e non vogliamo essere una isola ma una aiuola, una bella aiuola inserita in un bel giardino… la nostra città. Se il giardino è fatiscente, sporco, vandalizzato… anche l’aiuola ne risente e prima o poi fa la stessa fine. Ma a Foggia di belle aiuole ce ne sono tante. Sono convinto che noi, come altre belle realtà, abbiamo sviluppato delle caratteristiche che possono diventare buone prassi per tutti i Foggiani in modo da moltiplicare le belle aiuole fino a rendere tutto il giardino, la nostra città, stupendo e vivibile.
Ciò che fa bella la nostra aiuola è l’amore delle tante persone che sono disposte ad impegnarsi di persona, che dedicano attenzione, tempo, professionalità, testimonianza. Che come unico interesse hanno lo sviluppo di una realtà sia in termini strutturali che in termini di animazione per il bene dei ragazzi e dei giovani… dei loro figli. NOI AMIAMO FOGGIA e ci impegniamo perchè sia bella e vivibileper tutti.
p. Gino