Fa piacere incontrare persone che ritornando a Foggia per le vacanze natalizie vengono a San Michele e che ricordano con simpatia la loro storia, gli amici, gli educatori, i sacerdoti dei loro anni giovanili. Fa anche piacere mostrare loro l’Opera nel suo splendore fatto di strutture adeguate ai tempi (quasi tutte) ma fatto soprattutto di tanti gruppi, ragazzi, giovani, adulti che la abitano. Immancabilmente il discorso dall’Opera si sposta sulla città, “così degradata, sporca, vandalizzata… “ e tanti discorsi finiscono con “voi qui a San Michele siete un’isola felice”. La cosa non suscita in me nessun senso di gioia e di orgoglio. E’ vero siamo una bella realtà ma siamo una bella realtà di Foggia. Non ci sentiamo e non vogliamo essere una isola ma una aiuola, una bella aiuola inserita in un bel giardino… la nostra città. Se il giardino è fatiscente, sporco, vandalizzato… anche l’aiuola ne risente e prima o poi fa la stessa fine. Ma a Foggia di belle aiuole ce ne sono tante. Sono convinto che noi, come altre belle realtà, abbiamo sviluppato delle caratteristiche che possono diventare buone prassi per tutti i Foggiani in modo da moltiplicare le belle aiuole fino a rendere tutto il giardino, la nostra città, stupendo e vivibile.
Ciò che fa bella la nostra aiuola è l’amore delle tante persone che sono disposte ad impegnarsi di persona, che dedicano attenzione, tempo, professionalità, testimonianza. Che come unico interesse hanno lo sviluppo di una realtà sia in termini strutturali che in termini di animazione per il bene dei ragazzi e dei giovani… dei loro figli. NOI AMIAMO FOGGIA e ci impegniamo perchè sia bella e vivibileper tutti.
p. Gino