La chiamata del “figlio”

Correva l’anno 1990 … anzi no, visto che è un racconto evangelico (di quel vangelo personale di ognuno di noi) … in quel tempo, Domenico, il mio secondo figlio frequentava la quarta elementare dalle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù, per i foggiani ( in breve) al Piccolo Seminario. Un giorno una Suora presentò un Sacerdote (don Antonio Di Foggia) che era venuto a far visita alla classe:  “E’ con noi oggi un missionario …-Missionario? Mio padre è missionario. – Sì? E come si chiama? – chiese diligente Padre Antonio, annotandosi sul suo taccuino indirizzo e telefono. Poco dopo mi arrivò la telefonata: … Le chiedo un abboccamento ( direttamente dal portoghese). Ok All’apertura della mia porta tra una visita e l’altra seduto in punta di divano, a schiena rigida e sguardo fisso c’era un intrepido vecchietto, che, se anche in abiti civili, non poteva nascondere di essere un prete.

Cedette il suo turno a chi sopraggiungeva e restò per ultimo.

Per farmi una domanda:

– E’ lei il padre di Domenico? ( Così venivo generato da mio figlio … “Vergine e Madre, figlia del tuo figlio”) e non solo …

– Mi ha detto suo figlio che lei è missionario …

– Ma quando mai? Ho fatto e faccio le solite cose che fanno tutti: raccolta carta, stracci, ferri  vecchi … campi di lavoro, gruppi missionari, aiuti nelle calamità naturali, raccolta per i lebbrosi, l’infanzia missionaria … cose che si fanno in tutte le parrocchie.

– Verrebbe in Brasile?

– Perché no? L’unica cosa, essendo ginecologo, ho preso impegno con le mie pazienti di seguire la loro gravidanza e vorrei portarle al termine. Quindi non prima di febbraio.

-Comodo, non c’è problema, va bene anche nell’estate, luglio-agosto.

Iniziano i preparativi, mi vado a ripetere il Corso di Medicina Tropicale al CUAMM di Padova. Ripetere, perché l’avevo già fatto nel 1976-77 (insieme al terremoto del Friuli, la vacanza con gli amici di San Michele sulla costiera romagnola, e … gli ultimi 11 esami prima della laurea).

Dalle dispense di quel corso, inizia il I° Corso di Medicina Tropicale a Foggia (riproposto per sei anni di seguito nei primi tre anni solo con colleghi ospedalieri nei successivi tre facendo coppia con gli universitari).

Al momento della partenza, mia moglie era incinta al settimo mese della 5° figlia, quindi tutto rimandato.

Ma non tempo perso, raccogliamo dieci milioni (di lire) e con essi compriamo 8.000 ettari di terreno (un isola fluviale) che restituiamo come proprietà indivisa ad una cooperativa di Piccoli Produttori Agricoli (quasi cento famiglie).

L’esperienza in Brasile è stata “ristrutturante”. Secondo la Gestalt noi vediamo quello che abbiamo dentro.

Al ritorno dal Brasile, inizio a “vedere” per la prima volta gli immigrati, che certamente c’erano anche prima.

Cosa fare? Iniziano gli ambulatori rurali (Borgo Arpinova, Incoronata, Segezia)  per i braccianti stagionali.

Dal 1995 il servizio non è più stagionale, perché i braccianti restano su Foggia, quindi anche durante l’inverno l’Ambulatorio è aperto prima a Gesù e Maria, poi al Conventino.

Ma le chiamate si succedono ed una tira l’altra come le ciliegie.

Ma non vi dirò tutto oggi. Ho già superato le 500 parole, limite massimo che mi era stato fissato.

A dopo.

Tonio

 

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